Si chiama ambiguous loss (perdita ambigua) il lutto che non si riesce ad accettare, perché non c’è la presenza di un corpo a confermare la morte. È il sentimento che provano i parenti delle persone scomparse: la speranza di rivedere il proprio caro, anche dopo anni, non svanisce mai e si trasforma in un limbo di incertezza senza fine.
Cristina Cattaneo è l'anatomopatologa che è riuscita a realizzare un piccolo, grande miracolo: restituire un’identità, una storia e perfino la dignità ai cadaveri senza nome dei migranti scomparsi nei tanti naufragi del Mediterraneo.
Ha scritto un libro per raccontare come ha fatto, Naufraghi senza volto, libro vincitore Premio letterario Galileo 2019, portato in scena poi nell'omonimo spettacolo da Renato Sarti e Valentina Picello, con l'ausilio di foto, reperti, filmati inediti.
Uno spettacolo potente e necessario. Mettetevi scomodi.
Naufraghi senza volto è l'evento conclusivo della prima giornata de Le Parole del Pane Festival una rassegna ricca di workshop, talk, spettacoli per parlare di pane, culture, migrazioni, solidarietà.
