Schola Cantorum Basiliensis in concerto
Church and Tavern - L'Alta Cappella tra sacro e profano nel medioevo
Data e ora
Località
Chiostro di San Domenico
107 Corso Giacomo Matteotti 06031 Bevagna ItalyPolitica di rimborso
Informazioni sull'evento
Church and Tavern - L'Alta Cappella tra sacro e profano nel medioevo
L’idea di quella che al giorno d’oggi chiamiamo “world music” arriva in realtà da molto lontano: nel medioevo, l'Europa occidentale ebbe molti contatti con i popoli dell'est e del sud, tramite il commercio, le guerre e tutti quegli studiosi ed artisti che viaggiarono nel continente. La differenza tra allora e oggi, però, è che gli strumenti, che i viaggiatori medievali ascoltavano e portavano con sé dall'Oriente, non rimasero strumenti esotici, “etnici”, ma si integrarono pienamente nella musica europea. Le bombarde (strumenti ad ancia doppia, antenati dell'oboe), le trombe e ogni tipo di percussione furono strumenti “rumorosi” che entrarono a far parte della tradizione e della cultura europea.
Nel Medioevo gli strumenti di Alta e quelli di Bassa suonavano in contesti separati e diversi. Oggi viene utilizzato il termine “Alta capella”, dal teorico musicale del XV secolo Johannes Tinctoris, per individuare strumenti dal suono forte come bombarde, trombe, tromboni e cornamuse e “Bassa capella” per ensemble di strumenti dal suono dolce: liuti (anch'essi importati dall'Oriente), arpe, flauti dolci, salteri ecc. L'Alta suonava all'aperto per le processioni, in occasione di tornei, per segnalare da torri e dalle mura cittadine particolari momenti di vita quotidiana e per quelli che possiamo definire a tutti gli effetti “i primi concerti pubblici”. Suonavano in grandi sale, in occasioni di “rumorosa” vita cortese come banchetti, danze o negli eccessi delle serate in taverna. La Bassa cappella, invece, suonava spesso per un “pubblico” composto da una sola persona: poteva essere chiamata a suonare un concerto privato per il principe o duca ogni qual volta che egli desiderava, come se disponesse della sua personale playlist dal suo moderno Iphone.
L'atteggiamento della Chiesa nei confronti degli strumenti di Alta cappella, e di chi li suonava, sembra essere stato particolarmente ambiguo. Se da un lato i musicisti venivano considerati alla stregua di vagabondi, fuorilegge, prostitute e scomunicati, d'altra parte, l'arte religiosa medievale è piena di raffigurazioni di bombarde, trombe, tamburi e cornamuse, spesso nelle mani di angeli che lodano Dio. I musicisti, nel medioevo, ribaltarono noncuranti questa visione, spesso mostrando con la loro musica una loro personale devozione religiosa: in molti casi la Vergine Maria era venerata come loro patrona. Le chiese venivano visitate in uno specifico giorno dell’anno e musica di devozione veniva eseguita. Questi eventi costituivano per i menestrelli e i musicisti un’occasione di incontro per scambiarsi le melodie, confrontare gli strumenti, imparare nuovi modi di improvvisare. La sera la devozione lasciava probabilmente spazio al fumo di una taverna, occasione per musiche più licenziose e profane.
Questo programma contrappone la musica da chiesa e da osteria nel Medioevo. Il carattere devozionale verrà declinato secondo due aspetti: verranno eseguiti estratti del Laudario di Cortona, una raccolta di laudi del primo XIV secolo, molte delle quali in lode alla Vergine Maria e il Proprio della liturgia del 27 di giugno, ovvero i cantus firmi gragoriani legati al periodo dell’anno liturgico. Verranno prese le melodie della liturgia e le laudi come fonte d’ispirazione per improvvisare in stile, con originali variazioni e armonie, seguendo i trattati musicali dell'epoca, fonte preziosa per riscoprire la prassi d’improvvisazione su cantus firmus.
L'Alta Capella della Schola Cantorum Basiliensis
Amanda Kitik, Marianne Rydzek - cennamella
Anikó Casado Lopez - bombarda
Bar Zimmermann - bombarda, cornamusa e percussioni
Andres Sanchez Trejos - tromba da tirarsi e tromba dritta
Yuka Mitani (J), Martí Badia Gragés, Steinn Halldórsson - trombone
Quentin Fondecave - bombarda e dulciana
Ian Harrison - cennamella, bombarda, cornamusa, percussioni e direzione musicale
Ospite:
Matteo Nardella - cennamella, cornamusa e percussioni
La Schola Cantorum Basiliensis è un conservatorio e accademia internazionale capace di attirare studenti da tutto il mondo con il suo lavoro di ricerca sull'esecuzione storicamente informata della musica “antica”. La SCB si trova a Basilea (Svizzera) ed offre un dipartimento di musica medievale e rinascimentale: l’offerta formativa si distingue per i suoi corsi di laurea e master su strumenti di “bassa capella” - liuto, viella, flauto dolce, arpa, organo portativo e canto - e “alta capella” - bombarda, cornamusa, trombone.
Ian Harrison è titolare dal 2006 della cattedra di alta cappella e bombarda alla Schola Cantorum Basiliensis. Il suo insegnamento dà grande rilievo all'improvvisazione ed al “cantare super librum”, ovvero la creazione di polifonia dalla monodia e da cantus firmus, secondo la prassi esecutiva medievale a noi oggi pervenuta. Ian Harrison è attivo esecutore ed improvvisatore su bombarda, cornamusa, cornetto ed altri strumenti a fiato storici; insegna anche improvvisazione storica presso le accademie musicali di Francoforte sul Meno e Weimar.