"DegustArte" dialogo tra i sensi con Enrico Embroli - arte e vino
Panoramica
Cosa faremo insieme?
C’è un momento in cui l’arte non la guardi soltanto: la senti.
In occasione della prima a Firenze della collezione di Enrico Embroli “Edge of Perception / Ai confini della percezione”, la Galleria d’Arte Studio Abba e l’enoteca Autoctono uniscono le forze per un percorso dove arte, vino e musica si intrecciano in un dialogo fatto di soglia, illusione e paradosso.
Le opere di Embroli ti stupiranno senza bisogno di parole: le superfici sembrano tridimensionali anche quando sono pittura, e i piani piatti sembrano muoversi con la luce. Strato dopo strato, pigmento dopo pigmento, Embroli costruisce mondi che oscillano tra piano e spazio, tra quello che appare e quello che si rivela se il tuo sguardo si sposta.
L’artista stesso definisce le proprie opere “Architetture dello sguardo”: costruzioni percettive che ti invitano a esplorare, indugiare, stupirti.
La sensazione? Quella di un piccolo “wow” continuo, un invito a fare quel passo in più con gli occhi… e con tutto il corpo.
Come si sviluppa il percorso
I vini in assaggio sono una metafora della percezione stessa che richiama proprio il carattere etneo: salinità, tensione minerale, vibrazione luminosa, densità, reverbero.
Alcuni vini saranno degustati alla cieca: il gioco è lasciarsi guidare dal palato e dalla percezione senza preconcetti!
Il percorso è pensato come un’esplorazione progressiva, un viaggio che ti porta a scoprire i principali temi della ricerca di Embroli, passando dal risveglio della percezione fino alla contemplazione meditativa:
1. Gli inganni della superficie
Tutto inizia con la pittura che ti inganna: linee, strati, colori che celano e rivelano allo stesso tempo. Per accompagnarti in questo primo momento, assaggerai un Metodo Classico di Carricante: bollicine sottili che pulsano, respirano e vibrano insieme alla luce delle opere. È la soglia iniziale: ancora non sai bene cosa aspettarti, ma già qualcosa inizia a muoversi dentro di te.
2. L’illusione della profondità
Poi la percezione prende corpo. Le composizioni sembrano spazi costruiti, ma in realtà sono pura pittura che ti invita a interrogarti: cosa è reale? A questo momento è abbinata la Minnella Bianca macerata, intensa e viscerale, che si mette in scena in un vero e proprio psicodramma sensoriale. Qui senti il respiro della materia, la tensione tra luce e corpo, e inizi a entrare davvero dentro l’esperienza.
3. Ai margini della percezione
Ora la forma comincia a emergere dalla materia. Le superfici vibrano, si dissolvono e ricostruiscono la percezione in qualcosa di più chiaro e geometrico. Il Carricante che accompagna questa fase è verticale, puro, ritmico: minerale e luce si intrecciano, costruiscono, scandiscono le forme. In questo momento, guardi e senti allo stesso tempo, come se la pittura prendesse vita nello spazio intorno a te.
4. Il paradosso della superficie
Infine arrivi al punto di sintesi: il paradosso. Ciò che sembra solido può dissolversi, ciò che sembra piatto può diventare tridimensionale. In questa fase ti accompagnano due calici e due frammenti musicali: la coscienza accelera, corre più veloce del pensiero, la percezione si riallinea, e l’esperienza diventa meditativa. Qui puoi lasciarti andare completamente, senza cercare di capire, ma semplicemente vivendo l’intreccio di luce, materia, vino e note.
L’esperienza completa: arte, vino e cena
La mostra inizia alle 19 presso lo Studio Abba a Palazzo Rosselli del Turco, dove potrai immergerti nelle opere e nei dettagli materici di Embroli.
Alle 20 ci spostiamo all’enoteca Autoctono, sempre all’interno del Palazzo, per continuare il percorso con una degustazione che è anche cena, accompagnando i calici con abbinamenti pensati per amplificare l’esperienza sensoriale.
Gli accompagnamenti sono curati dall'Enomacelleria Casa Autoctono di Settignano.
Il prezzo dell'intera esperienza è di 50€ a persona.
Entrata su prenotazione obbligatoria.
Ti aspetta una serata di emozioni, convivialità ed amicizia dedicata a piccole produzioni di vini riconoscibili, autoctoni, umani per recuperare il lato umano della narrazione emotiva.
Un invito a scoprire come arte e vino si intrecciano e si arricchiscono a vicenda, amplificando la tua esperienza sensoriale.
Se hai bisogno di info prima di prenotare il tuo posto chiamaci o scrivici al:
- +39 350 809 2075 - Enoteca Autoctono
- +39 340 577 9080 - Studio ABBA
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