AL CENTRO DI ROMA: Variazioni su una Madonna di Pietro Alamanno con R.Naldi
Data e ora
AL CENTRO DI ROMA. STORIA, ARTE, ARCHITETTURA E MUSICA Variazioni su una Madonna di Pietro Alamanno con Riccardo Naldi
Informazioni sull'evento
STORIA, ARTE, ARCHITETTURA, STORIA E MUSICA AL VIVE
Rassegna a cura di Edith Gabrielli
Ciclo Messi in luce. Dipinti e sculture di Palazzo Venezia a cura di Silvia Ginzburg, Università di RomaTre
CONFERENZA
Riccardo Naldi, storico dell'arte Università di Napoli
presenta
Variazioni su una Madonna di Pietro Alamanno
La Madonna lignea dello scultore Pietro Alamanno, attivo in Campania nella seconda metà del Quattrocento, fu acquisita un secolo fa dal Museo di Palazzo Venezia e oggi può essere riconsiderata nell'ambito del percorso dell'artista, più chiaramente definito da recenti acquisizioni degli studi. La scultura offre un esempio di come anche nei materiali meno sontuosi e nelle opere di destinazione non aristocratica si possa misurare la qualità delle soluzioni adottate, intendendone il valore nel rapporto con i modi dello stile e della tecnica del tempo.
Riccardo Naldi è professore ordinario di Storia dell'arte moderna presso l'Università di Napoli "L'Orientale". Si è occupato in particolare della produzione figurativa in Italia meridionale tra medioevo ed età moderna, indagandone le connessioni con altri centri della Penisola e dell'Europa. Tra i suoi lavori si segnalano, oltre a numerosi articoli e contributi, i libri su Andrea Ferrucci (2002); Cesare da Sesto (2009); Giovanni da Nola (2012); Bartolomé Ordóñez e Diego de Siloe (2019), Girolamo Santacroce (2020) e la curatela di diversi volumi collettanei.
MESSI IN LUCE. DIPINTI E SCULTURE DI PALAZZO VENEZIA
a cura di Silvia Ginzburg, Università di RomaTre
Il VIVE propone una serie di incontri con storici dell’arte di punta attorno a dipinti e sculture di Palazzo Venezia. Volta a volta un’opera scelta per essere presentata al pubblico viene sottoposta a un’indagine serrata che ne illumina l’iconografia, lo stile, la provenienza, la tecnica, la storia della commissione, ricostruendone il contesto e il significato originari e ripercorrendone le vicende prima della sua entrata nel museo, fino alle ragioni della sua presenza lì. Accanto ad opere celebri di cui verranno svelati aspetti poco noti, come il Doppio ritratto di Giorgione, ne figureranno altre meritevoli di essere rivalutate, destinate alla devozione domestica come il tabernacolo di Michele da Firenze e a un pubblico non aristocratico, come la statua di legno dipinto di Pietro Alamanno; si spazierà poi da una piccola testina di illustre provenienza attribuita a Nicola Pisano ai finissimi marmi rinascimentali di Mino da Fiesole, alla maniera bizzarra del pittore cinquecentesco Lelio Orsi, ai modelli dello scultore Francesco Algardi, al dipinto di Donato Creti, definito da Roberto Longhi il “Watteau bolognese”.
Attraverso il racconto avvincente delle ricerche compiute sull’opera messa in luce, ne viene svelata la storia: come, quando, per chi, con quale funzione è stata creata; che rapporto aveva con il suo contesto; attraverso quali vicende è arrivata fino a noi; come è stata vista attraverso i secoli e come la vediamo oggi, e perché.
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