AL CENTRO DI ROMA: L'immaginazione ti porta ovunque

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AL CENTRO DI ROMA: L'immaginazione ti porta ovunque

AL CENTRO DI ROMA. STORIA, ARTE, ARCHITETTURA E MUSICA L' IMMAGINAZIONE TI PORTA OVUNQUE con Carmen Andriani

Di VIVE | Vittoriano e Palazzo Venezia

Quando e dove

Data e ora

gio 6 lug 2023 18:00 - 19:30 CEST

Località

Palazzo Venezia via del Plebiscito 118 00186 Roma Italy

Informazioni sull'evento

  • 1 ora 30 minuti
  • eTicket mobile

AL CENTRO DI ROMA. STORIA, ARTE, ARCHITETTURA E MUSICA

Rassegna a cura di Edith Gabrielli

Ciclo Architettura nel Disegno per Immaginare e Costruire. L’habitus che risiede nella mente dell’architetto a cura di Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura, "Sapienza" Università di Roma

CONFERENZA

Carmen Andriani, Architetto

presenta

L'immaginazione ti porta ovunque

introducono

Edith Gabrielli e Orazio Carpenzano

Leonardo da Vinci sosteneva che l’artista ha prima nella mente e poi nelle mani ciò che è nell’universo per essenza, presenza e immaginazione. Anche la genesi del progetto di architettura nasce dall’immaginario dei suoi autori, spesso racchiuso in un groviglio di schizzi iniziali. Sono segni di invenzione che, sollecitati da una domanda, danno forma all’immaginario della mente. Essi traducono un concetto trasformandolo in una idea di spazio, sono il primo componimento dell’opera. Sta al disegno poi dipanare questo groviglio e prefigurare ciò che non c’è ancora. I progetti presentati in questa conferenza sono di natura diversa ma tutti rinviano a parole-chiave ricorrenti (tettonica, palinsesti, materia, movimento, forma/struttura, incompiuto, connessioni, vuoto, luce, spazio). Alcuni progetti per Roma sono al centro di questa narrazione. Si descriverà, con un itinerario fatto di rimandi e libere associazioni, un viaggio fra i materiali eterogenei e contraddittori del progetto, nelle diverse azioni e nelle tecniche ibride, manuali e digitali, che lo portano fino al suo compimento. Alcuni di questi progetti sono stati realizzati, altri interrotti. Tutti sono realizzabili, praticando l’utopia concreta di una realtà possibile.

Carmen Andriani, architetto, docente di progettazione architettonica alterna all’attività accademica una costante attività di progettazione intesa come ricerca applicata, nell’ambito di concorsi e di consultazioni nazionali e internazionali. Invitata come progettista a diverse edizioni della Biennale di Venezia, nel 2008 è fra i cinque invitati per la curatela del Padiglione Italiano. Nel 2013 vince il premio alla carriera nell’ambito della Manifestazione Internazionale d’Arte Icastica. Ha tenuto conferenze in Italia ed all’estero sul suo lavoro di progettista ed è stata invitata a numerose mostre e workshop internazionali. Recentemente suoi progetti e disegni sono stati esposti presso la Reggia di Caserta (2019), il Palazzo Ducale di Urbino (2021), Museo novecento di Firenze (2021), Palazzo Gravina a Napoli (2022), Museo MAXXI a Roma (2022). Vive e lavora fra Genova, Roma e Milano.

Architettura nel Disegno per Immaginare e Costruire. L’habitus che risiede nella mente dell’architetto a cura di Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura "Sapienza" Università di Roma

L’architettura è fatta di cose ideate grazie al progetto; essa struttura le relazioni tra ogni persona e lo spazio in cui essa è situata e/o di un insieme di persone con l’ecosistema in cui essi vivono. Se il progetto vale come prefigurazione, tale anticipazione, prima di essere qualcosa di materiale, è il frutto di un’attività intellettuale speculativa. Il grande Vincenzo Scamozzi precisa il rapporto tra ideazione, progetto ed esecuzione con magnifica chiarezza. L’edificio è «un habito scientifico che risiede nella mente dell’architetto»; il ductus grafico progettuale è dunque il mezzo con cui l’architetto comunica la propria «invenzione», ossia quella forma di pensiero attraverso cui egli immagina (Precognizione) di comunicare e costruire ciò che ancora non c’è: il futuro. Per fare questo l’Architetto deve assumere il Disegno come struttura complessa e misteriosa di una grande interrogazione che tiene insieme la centralità del progettare componendo con il progettare teorizzando. Nel fare questo, inevitabilmente chi disegna l’Architettura, anche attraverso il disegno automatico, è costretto a ragionare su senso della “precisione descrittiva”, ad imbattersi in quell’inevitabile “labilità interpretativa” e a riflettere sull’ “approssimazione narrativa”. Ecco l’importanza dell’Idea-Immagine, cioè del formarsi e dell’evolversi delle tecniche d’invenzione o dei modi, dei linguaggi delle culture, sempre in tensione tra il pericolo di un ritorno a una esiziale Babele e l’avvento di una vitalistica Pentecoste.

Per scoprire tutti gli appuntamenti della rassegna:

vive.cultura.gov.it

Info sull'organizzatore

Benvenuti nella pagina ufficiale dell'Istituto Vittoriano e Palazzo Venezia (VIVE) | Welcome to the official account of the Istituto Vittoriano and Palazzo Venezia (VIVE).

Info e prenotazioni gruppi: 0632810960 o vi-ve.prenotazioni@beniculturali.it