AL CENTRO DI ROMA: La vita segreta delle architetture imperfette
Data e ora
AL CENTRO DI ROMA. STORIA, ARTE, ARCHITETTURA E MUSICA AL VIVE La vita segreta delle architetture imperfette... con Cherubino Gambardella
Informazioni sull'evento
STORIA, ARTE, ARCHITETTURA E MUSICA AL VITTORIANO E PALAZZO VENEZIA
Rassegna a cura di Edith Gabrielli
Ciclo Energie visive tra corpi e spazi museali, a cura di Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura, Sapienza, Università di Roma
CONFERENZA
Cherubino Gambardella, architetto
presenta
La vita segreta delle architetture imperfette e il rito di fondazione di un altro pianeta terra
Ho trascorso trentacinque anni della mia vita a studiare con amore l'architettura e il suo meraviglioso sistema di regole e norme che le donavano una perfezione armonica e una duttilità ammirevole. Ho capito, in questo tempo, che il tema per me era non riconoscere lo scorrere del tempo e costruirmi un possente e fazioso affresco imperfetto dove risiedessero i miei utensili, i ferri del mio mestiere. La cosa singolare è che questa mia smisurata ambizione doveva passare per lo sdoganamento di un distacco dalle regole quando- invece- tutta l'architettura è piena di licenze e variazioni a partire da un adattamento per analogia o contrapposizione di uno strumentario mai mutato per millenni. Ebbene una certa ansia, fretta, unita ad una passione bulimica per tutto il mondo costruito, ha spostato la mia attenzione verso una amnesia pilotata delle norme del progetto ed una attrazione immensa verso tutto quanto sembrava dimenticato, avanzato, privo di interesse, frutto di domande e commesse che sembravano più occasioni sbagliate che reali opportunità. Ho capito che solo attraverso questa elasticità immaginativa potevo essere un uomo felice e mi sono messo a servizio dell’errore generando una collezione di opere architettoniche che insieme sembrano fondare un altro pianeta terra, un pianeta di pace giusto e sorridente che può anche nascere dalle peggiori intenzioni.
Cherubino Gambardella è nato a Napoli nel 1962. È architetto, full professor di Architecural Design all’ Università Vanvitelli dove dirige il Corso di Laurea Magistrale in architettura. Fa parte del collegio dei docenti del PHD in Composizione Architettonica dell’Università di Roma “La Sapienza”. Ha insegnato in diverse Università italiane (Roma, Napoli, Ascoli Piceno, Venezia), ha tenuto conferenze per la Cornell University, la Catholic Univerity di Washington, ha insegnato all’IIT di Chicago, alla Bauhaus di Dessau, alla Miami University. Ha scritto oltre venti libri, ha pubblicato sulle più prestigiose riviste internazionali. Ha vinto numerosi concorsi e premi di architettura in vari paesi del mondo. Sue opere sono state esposte al MOMA di New York, alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano, alla Biennale di Chicago oltre che in diverse istituzioni, fondazioni e musei europei, americani e asiatici.
ENERGIE VISIVE TRA CORPI E SPAZI MUSEALI
a cura di Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura, Sapienza, Università di Roma
È un titolo che esprime un gioco di rispecchiamenti. I corpi sono le molteplici architetture dei tanti luoghi ma sono anche i corpi che le abitano e le usano con le loro soggettività nomadi e transitorie. Nonostante lo sforzo di assegnare un ordine tematico, l’argomento sfugge a definizioni e imbrigliamenti e, seppur all’interno di un processo di mutazione che interessa tanto le spazialità quanto i modi di vivere, le molte identità dell’individuo contemporaneo emergono da un molteplice complesso che contamina arte, architettura e tecnologia, che trapassa tutte le scale del progetto, l’ordinario e lo straordinario, la misura e la dismisura, la regola e la sua trasgressione. Tra le meraviglie e gli incubi della contemporaneità, acuiti dalla pandemia e dalla guerra, mantenere attivo il senso dell’esperienza concreta significa poter affrontare meglio i rischi della realtà. Il punto della proposta è proprio questo: lo scambio del limite tra realtà rischiosa e conforto dell’immaginazione può rappresentare il dato su cui riformulare una seria riflessione sull’architettura museale. Architettura che agisce con il corpo in un rapporto co-evolutivo dove le due energie si specchiano, si fondono e suggeriscono che forse possono esistere territori senza nome pronti a divenire nuovi luoghi dove la vita non è solo natura ma anche cultura, dove i corpi e le anime sono finalmente mescolati, irreversibilmente confusi. Corpi architettonici, ambientali, virtuali, sensibili, saranno presentati dagli autori\ architetti attraverso le loro antologie di temi e figure che costituiranno il sottofondo narrativo e iconografico dell’intera rassegna di incontri.
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