AL CENTRO DI ROMA: IL PUNTO D'INCONTRO con Alessandra Chemollo
Data e ora
AL CENTRO DI ROMA. STORIA, ARTE, ARCHITETTURA E MUSICA Il punto di incontro. Spazio, Specchio, Fotografia. con Alessandra Chemollo
Informazioni sull'evento
STORIA, ARTE, ARCHITETTURA, STORIA E MUSICA AL VIVE
Rassegna a cura di Edith Gabrielli
Ciclo Energie visive tra corpi e spazi museali, a cura di Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura, Sapienza, Università di Roma
CONFERENZA
Alessandra Chemollo, fotografa
presenta
IL PUNTO D’INCONTRO. Spazio, Specchio, Fotografia
Raramente ci si sofferma ad analizzare in profondità i diversi livelli di cui è composta una fotografia. Secondo Ugo Mulas, quando scattiamo una fotografia, produciamo un “controscatto”: meccanismo simile al rinculo di un fucile dopo lo sparo, per cui al centro dello scatto c’è il fotografo stesso, nascosto nell’oggetto o nel paesaggio raffigurato. Impastata con l'oggettività della registrazione dell'impronta luminosa delle cose, vi è, nella fotografia, la soggettività del punto di vista di chi attua questa registrazione.
Potremmo allora dire che la fotografia è la registrazione del punto d'incontro tra noi e il mondo, e che questa registrazione introduce - con la sua invenzione - la possibilità di prendere distanza, decontestualizzare e confrontare questo punto d'incontro.
Alessandra Chemollo si è laureata presso l'Università IUAV, con una tesi sulla relazione tra Architettura e Fotografia. La riflessione sulla rappresentazione dell'opera architettonica si sviluppa nel suo lavoro professionale e nei progetti autonomamente prodotti, senza soluzione di continuità. Ha realizzato progetti fotografici a illustrazione di numerosi testi monografici, approfondendo specifiche modalità di lettura dell'opera architettonica a partire da assunti documentari. Nella sua trentennale esperienza professionale, spazia dall’architettura storica a quella contemporanea e sviluppa ambiti teorici con finalità didattica e curatoriale. Dal 1986 lavora come fotografa; dal 1991 al 2013 ha lavorato con Fulvio Orsenigo (ORCH - www.orsenigochemollo.com). Dal 2013 è docente del modulo di Fotografia del Master di Paesaggio IUAV.
ENERGIE VISIVE TRA CORPI E SPAZI MUSEALI
a cura di Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura, Sapienza, Università di Roma
È un titolo che esprime un gioco di rispecchiamenti. I corpi sono le molteplici architetture dei tanti luoghi ma sono anche i corpi che le abitano e le usano con le loro soggettività nomadi e transitorie. Nonostante lo sforzo di assegnare un ordine tematico, l’argomento sfugge a definizioni e imbrigliamenti e, seppur all’interno di un processo di mutazione che interessa tanto le spazialità quanto i modi di vivere, le molte identità dell’individuo contemporaneo emergono da un molteplice complesso che contamina arte, architettura e tecnologia, che trapassa tutte le scale del progetto, l’ordinario e lo straordinario, la misura e la dismisura, la regola e la sua trasgressione. Tra le meraviglie e gli incubi della contemporaneità, acuiti dalla pandemia e dalla guerra, mantenere attivo il senso dell’esperienza concreta significa poter affrontare meglio i rischi della realtà. Il punto della proposta è proprio questo: lo scambio del limite tra realtà rischiosa e conforto dell’immaginazione può rappresentare il dato su cui riformulare una seria riflessione sull’architettura museale. Architettura che agisce con il corpo in un rapporto co-evolutivo dove le due energie si specchiano, si fondono e suggeriscono che forse possono esistere territori senza nome pronti a divenire nuovi luoghi dove la vita non è solo natura ma anche cultura, dove i corpi e le anime sono finalmente mescolati, irreversibilmente confusi. Corpi architettonici, ambientali, virtuali, sensibili, saranno presentati dagli autori\ architetti attraverso le loro antologie di temi e figure che costituiranno il sottofondo narrativo e iconografico dell’intera rassegna di incontri.
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